ISTAT – Rapporto 2020

La ventottesima edizione del Rapporto annuale sulla situazione del Paese esamina lo scenario venutosi a creare con l’irrompere dell’emergenza sanitaria e verifica gli effetti sulla società e sull’economia dell’Italia.La ventottesima edizione del Rapporto annuale sulla situazione del Paese esamina lo scenario venutosi a creare con l’irrompere dell’emergenza sanitaria e verifica gli effetti sulla società e sull’economia dell’Italia.

VOLUME INTEGRALE 
CAPITOLO 1 | Il quadro economico e sociale
CAPITOLO 2 | Sanità e salute di fronte all’emergenza COVID-19
CAPITOLO 3 | Mobilità sociale, diseguaglianze e lavoro
CAPITOLO 4 | Il sistema delle imprese: elementi di crisi e resilienza
CAPITOLO 5 | Criticità strutturali come possibili leve della ripresa: ambiente, conoscenza, permanente bassa fecondità

A metà 2020 il quadro economico e sociale italiano si presenta eccezionalmente complesso e incerto. Al rallentamento congiunturale del 2019 si è sovrapposto l’impatto della crisi sanitaria e, nel primo trimestre, il Pil ha segnato un crollo congiunturale del 5,3%; i segnali più recenti includono: inflazione negativa, calo degli occupati, marcata diminuzione della forza lavoro e caduta del tasso di attività, una prima risalita dei climi di fiducia. Le previsioni Istat stimano per il 2020 un forte calo dell’attività economica, solo in parte recuperato l’anno successivo.

Nel 2019 è proseguito il riequilibrio dei saldi di finanza pubblica, ma le azioni di bilancio volte a contrastare la crisi avranno un impatto rilevantissimo sulla finanza pubblica.

Una rilevazione ad hoc dell’Istat presso le imprese mostra che i fattori di fragilità sono molto diffusi ed è cruciale la questione del reperimento della liquidità, seppure emergano elementi di reazione positiva.

Il segno distintivo del Paese nella fase del lockdown è stato di forte coesione. Questa si è manifestata nell’alta fiducia che i cittadini hanno espresso nei confronti delle istituzioni impegnate nel contenimento dell’epidemia e in un elevato senso civico verso le indicazioni sui comportamenti da adottare. Nonostante l’obbligo di restare a casa, emerge l’immagine di una quotidianità ricca ed eterogenea, in cui la famiglia ha rappresentato un rifugio sicuro per molti, ma non per tutti. Le restrizioni non hanno impedito alle persone di dedicarsi alle relazioni sociali, alla lettura, all’attività fisica e ai tanti hobbies, consentendo di cogliere anche le opportunità che la maggiore disponibilità di tempo ha offerto alla gran parte della popolazione.

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