ISPI – Global Watch Coronavirus

FONTE: ISPI

… Con l’Unione Europea che si è sostanzialmente allineata a Washington premendo sul freno dell’integrazione con Pechino e sospendendo il processo di ratifica dell’Accordo sugli Investimenti CAI.

Del resto, per gli USA e le potenze europee contenere la Cina sembra una scelta obbligata, considerando l’attivismo “silenzioso” di quest’ultima che l’ha portata a controllare (direttamente e non) molte delle principali organizzazioni internazionali. In parallelo, il gigante asiatico continua a perseguire l’internazionalizzazione della propria valuta, il Renminbi, per accrescere la propria influenza lungo la Nuova Via della Seta. Nel frattempo, restando in tema di politica monetaria, il Segretario al Tesoro USA Janet Yellen ha aperto alla possibilità di aumentare i tassi di interesse se si dovesse verificare un “surriscaldamento” dell’economia tramite l’aumento dell’inflazione: un’eventualità non così remota, anche in ragione del rincaro dei prezzi delle materie prime.

Si parla di questo nell’ISPI Global Watch dedicato alla Geoeconomia del coronavirus di questa settimana. Con lo sguardo consueto alle tematiche della sostenibilità ambientale: se da un lato la rigenerazione delle aree urbane passerà anche da un’attenta gestione dei beni comuni, dall’altro dobbiamo essere consapevoli che la ripresa economica post-Covid porterà a un nuovo rialzo delle emissioni inquinanti. E con un focus sulla Grecia: decisa a proseguire sulla via delle riforme, ha inviato a Bruxelles un ambizioso PNRR per accedere ai fondi NGEU. Un raggio di sole in vista di un’estate più “normale”? …

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