Regolamento (UE) 2024/1991 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2024, sul ripristino della natura
In che stato si trova la natura nell’UE? – Consilium (europa.eu)
Regolamento (UE) 2024/1991 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2024, sul ripristino della natura e che modifica il regolamento (UE) 2022/869 (Testo rilevante ai fini del SEE)
Gli Stati membri dell’UE riuniti in sede di Consiglio hanno adottato un regolamento sul ripristino della natura, che mira a riportare la natura e gli ecosistemi a un buono stato di conservazione.
Si tratterà delle prime norme in assoluto che si concentrano specificamente sul recupero della natura negli Stati membri dell’UE.
Le norme mirano a fissare un obiettivo vincolante a livello dell’UE, che imporrà agli Stati membri di attuare misure di ripristino efficaci per coprire, entro il 2030, almeno il 20% delle zone terrestri e marine dell’UE. Entro il 2050 dovranno essere poste in atto misure per tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino.
L’obiettivo proposto si basa sull’impegno internazionale assunto dall’UE e dai suoi paesi in quanto parti della convenzione globale sulla diversità biologica. Al vertice delle Nazioni Unite sulla biodiversità di dicembre 2022 è stato raggiunto un accordo storico per ripristinare gli ecosistemi terrestri e marini entro il 2030.
Le nuove norme avranno lo scopo di ripristinare gli habitat in cattive condizioni dei paesi dell’UE. Gli ecosistemi interessati sono quelli degli habitat terrestri, costieri, marini e di acqua dolce.
L’obiettivo sarà quello di porre in atto, entro il 2030, misure di ripristino per almeno il 30% di tali habitat in tutta l’UE. Occorre adoperarsi ulteriormente per coprire il 60% degli habitat entro il 2040 e il 90% entro il 2050.
Le misure che gli Stati membri devono definire e attuare dovrebbero favorire la connettività tra gli habitat in modo da garantire che siano quanto più possibile interconnessi, affinché la fauna selvatica possa muoversi liberamente tra di essi.
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