Un recente rapporto del Copernicus Climate Change Service (C3S) potrebbe confermare ciò che hai provato. Secondo C3S, l’estate del 2024 è stata la più calda mai registrata in Europa, con uno stress da caldo record e fino al 60% in più di caldo diurno rispetto alla media delle regioni sudorientali. Il cambiamento dei modelli di precipitazione e i cambiamenti nei flussi fluviali illustrano ulteriormente quanto siano cambiate drasticamente le estati negli ultimi decenni.
Nell’Observer di questa settimana, attingendo ai dati C3S, diamo un’occhiata da vicino a come i modelli mutevoli e gli impatti del cambiamento climatico stanno influenzando le estati europee.
Quando pensiamo al cambiamento climatico, la prima variabile che ci viene in mente è la temperatura, o più specificamente, la temperatura dell’aria. Secondo C3S, la temperatura globale dell’aria superficiale è aumentata di quasi 1,3°C dall’epoca preindustriale (1850-1900), rappresentando un aumento medio annuo in quel periodo a lungo termine. In Europa, le cifre sono ancora peggiori.
Nel complesso, l’Europa si è riscaldata più velocemente di qualsiasi altro continente negli ultimi decenni. In inverno, questo riscaldamento è più evidente alle latitudini settentrionali, mentre in estate è più pronunciato nell’Europa centrale e sud-orientale, così come intorno al Mediterraneo.
L’estate del 2024 è un ottimo esempio di come l’Europa si sia riscaldata nel tempo.