La nuova Direttiva EPBD richiede che ogni Stato europeo implementi una banca dati sulle performance energetiche nell’edilizia, uno strumento simile al Portale Nazionale sulla Prestazione Energetica degli Edifici (PnPE2)[3] sviluppato da ENEA. Inoltre, la Direttiva prevede che le banche dati nazionali trasferiscano almeno una volta l’anno informazioni al BSO.
Il modello standardizzato di dataset da trasferire al BSO prenderà in considerazione informazioni relative alla consistenza del patrimonio edilizio europeo, e alle prestazioni energetiche e permetterà un confronto più efficace tra i diversi contesti nazionali, contribuendo all’elaborazione di strategie di gestione dei dati più mirate e coerenti.
ENEA si occuperà della valutazione e del collaudo delle metodologie di raccolta, garantendo l’allineamento con i requisiti europei, nazionali e del BSO. “Queste attività – spiega Pagliaro – sono cruciali per garantire che il modello di raccolta nazionale sia tecnicamente robusto e in linea con le esigenze degli stakeholder di settore e gli obiettivi politici”.
L’esperienza dell’ENEA, anche nello sviluppo di piattaforme come SIAPE[4] e PnPE2, sarà un contributo di rilievo per il progetto. Inoltre, OBSERVE rappresenta per l’Italia un’opportunità per testare quadri innovativi e creare modelli replicabili che affrontino le sfide del patrimonio edilizio nazionale, fra i più diversificati e complessi in Europa.