Aiuti di Stato – clima, ambiente ed energia

La Commissione approva la nuova disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia

l collegio dei commissari ha approvato oggi la nuova disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia (“disciplina CEEAG”).

La disciplina CEEAG sarà ufficialmente adottata nel gennaio 2022 e sarà applicabile a partire da quel momento. Le nuove norme comportano un allineamento agli importanti obiettivi e traguardi UE stabiliti nel Green Deal europeo e ad altre recenti modifiche normative nei settori dell’energia e dell’ambiente e tengono conto della crescente importanza della protezione del clima.

Le nuove norme creano un quadro flessibile e adeguato ad aiutare gli Stati membri a fornire il sostegno necessario per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo in modo mirato ed efficace sotto il profilo dei costi.

La disciplina riveduta comprende importanti adeguamenti per allineare le norme alle priorità strategiche della Commissione, in particolare quelle stabilite nel Green Deal europeo, ad altre recenti modifiche normative e alle proposte della Commissione nei settori dell’energia e dell’ambiente, compreso il “pacchetto Pronti per il 55 %“.

In particolare, la disciplina CEEAG:

  • estende le categorie di investimenti e tecnologie che gli Stati membri possono sostenere a tutte le tecnologie in grado di raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo. Una nuova sezione unica è dedicata alla riduzione e alla prevenzione delle emissioni di gas serra, per agevolare la valutazione delle misure che sostengono la decarbonizzazione di diversi settori dell’economia, anche attraverso investimenti nelle energie rinnovabili, nell’efficienza energetica dei processi di produzione e nella decarbonizzazione industriale, in linea con la normativa europea sul clima. Le norme rivedute consentono generalmente di coprire fino al 100 % del deficit di finanziamento, in particolare quando gli aiuti sono concessi a seguito di una procedura di gara competitiva, e introducono nuovi strumenti di aiuto, come i contratti per differenza carbonio, per sostenere gli Stati membri nel rispondere alla necessità di inverdimento dell’industria;
  • copre gli aiuti per numerosi settori attinenti al Green Deal. Ciò comprende anche sezioni nuove o aggiornate sugli aiuti per la prevenzione o la riduzione dell’inquinamento non dovuto ai gas serra, compreso l’inquinamento acustico, sugli aiuti per l’efficienza delle risorse e l’economia circolare, sugli aiuti per la biodiversità e la riparazione di danni ambientali. Inoltre, la disciplina CEEAG contiene sezioni dedicate agli aiuti che incentivano gli investimenti in settori prioritari quali la prestazione energetica nell’edilizia e la mobilità pulita per tutti i modi di trasporto;
  • introduce modifiche alle attuali norme su determinati sgravi da prelievi sull’energia elettrica per gli utenti a forte consumo di energia. Le norme mirano a limitare il rischio che, a causa di tali prelievi, le attività in determinati settori si trasferiscano in luoghi in cui le discipline ambientali sono assenti o meno ambiziose rispetto all’UE. Al fine di tenere conto dei maggiori sforzi di decarbonizzazione necessari per conseguire gli obiettivi climatici dell’UE, la disciplina CEEAG include sgravi per tutti i prelievi che finanziano la decarbonizzazione e le politiche sociali. Inoltre, al fine di consentire agli Stati membri di mantenere condizioni di parità e sulla base di indicatori oggettivi a livello settoriale, la disciplina CEEAG ha razionalizzato il numero di settori ammissibili. Le norme sono state inoltre riviste per sostenere meglio la decarbonizzazione progressiva di tali imprese, collegando, tra l’altro, gli sgravi dei prelievi agli impegni assunti dai beneficiari per ridurre la loro impronta di carbonio;
  • introduce salvaguardie che garantiscono che gli aiuti siano effettivamente diretti dove risultano necessari per migliorare la tutela del clima e dell’ambiente, limitandosi a quanto necessario per conseguire gli obiettivi ambientali e senza falsare la concorrenza o l’integrità del mercato unico. A tale riguardo, la disciplina CEEAG rafforzerà ad esempio la partecipazione dei portatori di interessi all’ideazione di ampie misure di aiuto, imponendo agli Stati membri di consultarli in merito alle caratteristiche principali delle misure;
  • garantisce la coerenza con le pertinenti normative e politiche dell’UE nei settori dell’ambiente e dell’energia, grazie, tra l’altro, all’eliminazione delle sovvenzioni per i combustibili fossili più inquinanti, per le quali è improbabile che la Commissione emetta una valutazione positiva alla luce delle norme sugli aiuti di Stato, a causa dei loro effetti deleteri sull’ambiente. È improbabile che le misure che comportano nuovi investimenti nel settore del gas naturale siano approvate, a meno che si dimostri che tali investimenti siano compatibili con gli obiettivi climatici dell’Unione per il 2030 e il 2050, agevolando la transizione da combustibili più inquinanti senza dipendere da tecnologie che potrebbero ostacolare un più ampio sviluppo di soluzioni maggiormente ecologiche. La disciplina CEEAG include anche una nuova sezione sugli aiuti per la chiusura degli impianti a carbone, torba e scisto bituminoso al fine di agevolare la decarbonizzazione nel settore energetico;
  • aumenta la flessibilità e razionalizza le norme esistenti, anche eliminando l’obbligo di notifica individuale di progetti verdi di ampia portata nell’ambito di regimi di aiuto precedentemente approvati dalla Commissione.
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