U.E. – posizione sul regolamento sui prodotti da costruzione

Il Consiglio ha adottato oggi la sua posizione negoziale sul regolamento sui prodotti da costruzione (RDC), che aggiorna la legislazione vigente a partire dal 2011. La posizione negoziale del Consiglio sostiene gli obiettivi generali della proposta, ma cerca di chiarire alcuni elementi per garantire la coerenza con altre normative correlate, come il regolamento sulla progettazione ecocompatibile.

Proposta della Commissione

Norme comuni per i prodotti da costruzione

La proposta di regolamento sui prodotti da costruzione stabilisce norme armonizzate dell’UE per la messa a disposizione sul mercato dei prodotti da costruzione. Il nuovo regolamento allineerà i prodotti da costruzione ai principi dell’economia circolare, in modo che durino più a lungo, siano più facili da riparare e possano essere riciclati alla fine del loro ciclo di vita.

Essa mira a creare norme comuni europee e a rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione dei prodotti da costruzione nel mercato interno. L’aggiornamento proposto del regolamento del 2011 offre soluzioni digitali per ridurre gli oneri amministrativi, tra cui una banca dati o un sistema di prodotti da costruzione.

Mandato del Consiglio

La posizione negoziale del Consiglio propone l’armonizzazione caso per caso dei prodotti da costruzione disponibili sul mercato, ma amplia anche il campo di applicazione del regolamento per includere i prodotti usati e rifabbricati attraverso specifiche tecniche dedicate.

Il mandato negoziale chiarisce inoltre la procedura per l’armonizzazione dei prodotti. Il punto di partenza sarà una richiesta inviata al Comitato europeo di normazione (CEN), che riunisce gli organismi nazionali di normazione dei 27 Stati membri più Islanda, Norvegia, Macedonia del Nord, Serbia, Svizzera, Turchia e Regno Unito. Se il CEN non riesce a fornire una norma, la Commissione sarebbe autorizzata ad adottare atti di esecuzione alternativi.

Coerenza con la legislazione vigente

La posizione del Consiglio allinea le disposizioni per gli operatori economici del settore delle costruzioni al nuovo quadro legislativo (il pacchetto legislativo del 2008 sull’attuazione e la copertura della legislazione sul mercato interno) e ai regolamenti sulla vigilanza del mercato e sulla progettazione ecocompatibile. Analogamente, le disposizioni sulle autorità di notifica e sugli incentivi degli Stati membri per i prodotti da costruzione verdi e gli appalti pubblici verdi sono state allineate al regolamento sulla progettazione ecocompatibile. La posizione del Consiglio autorizza la Commissione a stabilire requisiti ambientali obbligatori per gli appalti pubblici o incentivi per l’acquisizione di prodotti da costruzione.

Database o sistema di prodotti da costruzione

Il mandato negoziale specifica in dettaglio la progettazione e le funzionalità della futura banca dati europea per i prodotti da costruzione, al fine di renderla più facile da usare per gli operatori economici, in modo che possano facilmente aggiornare il contenuto e la documentazione, e di facilitare la rendicontazione. Semplificherà inoltre l’accesso per le autorità di vigilanza e garantirà un elevato livello di sicurezza e protezione contro le frodi.

Prossime tappe

Il mandato negoziale concordato oggi formalizza la posizione negoziale del Consiglio. Esso conferisce alla presidenza del Consiglio un mandato per i negoziati con il Parlamento europeo, che inizieranno non appena il Parlamento adotterà la sua posizione.

Sfondo

L’ecosistema delle costruzioni rappresenta quasi il 5,5% del PIL dell’UE e impiega circa 25 milioni di persone in oltre 5 milioni di imprese. L’industria dei prodotti da costruzione comprende 430 000 imprese nell’UE, con un fatturato di 800 miliardi di euro. Si tratta principalmente di piccole e medie imprese. Sono una risorsa economica e sociale fondamentale per le comunità locali nelle regioni e nelle città europee.

Gli edifici sono responsabili di circa il 50% dell’estrazione e del consumo di risorse e di oltre il 30% dei rifiuti totali dell’UE all’anno. Inoltre, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo energetico dell’UE e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra legate all’energia.

La revisione del regolamento sui prodotti da costruzione fa parte del pacchetto di misure che la Commissione ha presentato il 30 marzo, insieme al regolamento sulla progettazione ecocompatibile e alla strategia dell’UE per i tessili sostenibili e circolari. Queste misure fanno parte del Green Deal europeo e del piano d’azione per l’economia circolare.

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