U.E. – Normativa sull’industria a zero emissioni nette

La recente iniziativa dell’UE per promuovere l’uso di energia pulita è destinata a portare miglioramenti significativi e accelerare il cambiamento a livello europeo.

Le ragioni a favore delle tecnologie energetiche pulite

L’impiego di energie tecnologiche energetiche pulite, quali impianti eolici e fotovoltaici, nonché lo stoccaggio del carbone, è essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici europei entro il 2030 e il 2050.
Secondo un rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia del 2023, se tutti i paesi del mondo adempissero pienamente ai loro impegni nell’ambito dell’energia pulita e del clima, entro il 2030 e il mercato delle principali tecnologie per l’energia sostenibile potrebbe espandersi di oltre tre volte rispetto al suo valore attuale. Inoltre, il numero di posti di lavoro nel settore potrebbe crescere dagli attuali 6 milioni a 14 milioni.

Tuttavia, la maggior parte di queste tecnologie vengono importate in Europa, mentre altri paesi hanno intensificato i propri sforzi per espandere la propria capacità produttiva di energia pulita.

Gli obiettivi della normativa sull’industria a zero emissioni nette

Nel marzo 2023, la Commissione europea ha proposto la normativa sull’industria a zero emissioni nette, che dovrebbe contribuire a rafforzare la capacità produttiva europea nel settore delle tecnologie per l’energia pulita. Questo aumenterà la competitività e la resilienza dell’industria dell’UE.

Secondo la Commissione, la legislazione dovrebbe contribuire anche a ridurre il rischio di finire per sostituire la precedente dipendenza dell’UE dalle fonti fossili russe con nuove dipendenze strategiche.

Scopri di più sulla transizione verde dell’UE.

I punti chiave della normativa per un’industria a emissioni zero

La normativa offre misure volte a garantire che, entro il 2030, l’UE sia in grado di produrre almeno il 40% del proprio fabbisogno.

Tra le tecnologie che la normativa intende promuovere figurano:

– solare fotovoltaico e solare termico;

– rinnovabili eoliche sia onshore che offshore;

– batterie/lo stoccaggio e simili

La normativa contiene un obiettivo secondo cui, entro il 2030, l’UE dovrebbe essere in grado di immagazzinare almeno 50 milioni di tonnellate di CO2.

Tali norme mirano inoltre a sostenere lo sviluppo delle competenze necessarie per le industrie dell’energia pulita sia a livello dell’UE che a livello locale.

Print Friendly, PDF & Email