Prodotti da costruzione circolari: Consiglio e Parlamento raggiungono un accordo provvisorio
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto oggi un accordo provvisorio sul regolamento sui prodotti da costruzione (RDC), che accelererà le transizioni verde e digitale nel settore dell’edilizia. Il regolamento stabilisce norme armonizzate dell’UE per i prodotti da costruzione ed eliminerà gli ostacoli alla loro libera circolazione sul mercato, ridurrà gli oneri amministrativi (attraverso soluzioni digitali) e garantirà che tali prodotti siano in linea con i principi dell’economia circolare e con le nuove tecnologie di costruzione.
Appalti pubblici verdi
Secondo il testo di compromesso, alla Commissione sarà conferito il potere di stabilire requisiti minimi obbligatori di sostenibilità ambientale mediante atti delegati per gli appalti pubblici di prodotti da costruzione, al fine di incentivare l’offerta e la domanda di prodotti ecosostenibili. Tali norme possono applicarsi a tutti gli appalti contenenti prodotti da costruzione, compresi gli appalti di lavori di costruzione, qualora gli Stati membri intendano introdurre requisiti ambientali per tali prodotti.
L’accordo provvisorio offre inoltre agli Stati membri la possibilità di discostarsi dai requisiti ambientali nei casi in cui la loro applicazione comporterebbe una bassa offerta di mercato per il prodotto da costruzione richiesto, in assenza di offerte adeguate e nei casi in cui comportino costi sproporzionati che inducono lo Stato membro a spendere più del 10% rispetto allo scenario in cui non si applicherebbero requisiti.
Abrogazione del regolamento vigente
L’accordo provvisorio propone un periodo di transizione dal vecchio quadro giuridico a quello nuovo che durerà 15 anni dalla data di entrata in vigore del nuovo regolamento (fino al 2039). Ciò garantirà che vi sia tempo sufficiente per una transizione ordinata e un’adeguata migrazione delle specifiche tecniche armonizzate dal vecchio al nuovo quadro giuridico e per ridurre al minimo il rischio di dearmonizzazione di qualsiasi gruppo o famiglia di prodotti.
Entrata in vigore
Gli articoli del regolamento relativi all’elaborazione delle norme saranno applicabili alla data di entrata in vigore. Per tutti gli altri articoli, ad eccezione dell’articolo 90 sulle sanzioni, essi si applicheranno 12 mesi dalla data di entrata in vigore. L’applicazione dell’articolo 90 avverrà a 24 mesi dalla data di entrata in vigore.
Passaggi successivi
L’accordo provvisorio raggiunto con il Parlamento europeo deve ora essere approvato e formalmente adottato da entrambe le istituzioni.
Sfondo
L’ecosistema delle costruzioni rappresenta quasi il 5,5% del PIL dell’UE e impiega circa 25 milioni di persone in oltre 5 milioni di imprese. L’industria dei prodotti da costruzione comprende 430 000 imprese nell’UE, con un fatturato totale di 800 miliardi di euro. Si tratta principalmente di piccole e medie imprese. Si tratta di una risorsa economica e sociale fondamentale per le comunità locali nelle regioni e nelle città europee.
Gli edifici sono responsabili di circa il 50% dell’estrazione e del consumo di risorse e di oltre il 30% dei rifiuti totali dell’UE ogni anno. Inoltre, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo energetico dell’UE e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra legate all’energia.
Il nuovo regolamento sui prodotti da costruzione aggiorna la legislazione esistente in questo campo, che risale al 2011. La revisione del regolamento sui prodotti da costruzione fa parte del pacchetto di misure che la Commissione ha presentato il 30 marzo 2022, insieme al regolamento sulla progettazione ecocompatibile e alla strategia dell’UE per prodotti tessili sostenibili e circolari. Queste misure fanno parte del Green Deal europeo e del piano d’azione per l’economia circolare.